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lunedì 2 maggio 2016

IL VERO MAESTRO E' NELLA TUA DISPONIBILITA' ALL'ASCOLTO.

Il judo è un esercizio per il corpo e per la mente che vince ogni resistenza emotiva e mentale, ma allo stesso tempo ha un grande limite di apprendimento: se non possiedi la giusta empatia è difficile apprendere i principi di judo, la giusta forma tecnica per trovare il tuo equilibrio. In altre parole, l'empatia individuale è il tuo vero maestro e tutto l'apprendimento è subordinato alla tua capacità d'ascolto e di cogliere e valorizzare le tue percezioni. Spesso accade che ti irrigidisci durante l'esercizio della forma, perché sei troppo distratto dalla tua esteriorità emotiva e mentale. E' l'esteriorità il tuo principale avversario. Ti lusinga e ti accarezza, in verità ti distrae dall'apprendimento e dalla giusta esecuzione dell'esercizio. Ti preoccupi troppo di proiettare il tuo avversario, ma anche di evitare il suo attacco, con rigidità mentale e grande impegno muscolare. Al contrario, la via della cedevolezza, l'autentica forma del judo, è ascolto, è percezione dell'interiorità, che va ricercata più della forma fisica. In verità, la forma è unica e la maturità della sua esperienza mette insieme sia la dimensione della forma tecnica che quella dell'ascolto. Spesso parte dall'ascolto per ritornare sull'ascolto, perché e lo stesso ascolto che si sviluppa praticando la tecnica. Ascolta il tuo tecnico di fiducia, ma anche tutti coloro che parlano di te e contro di te, ma non perderti nell'esteriorità della forma. Le risposte importanti vengono solo da te stesso e a te non resta che ascoltarle quando si presentano.