Pagine

Translate

lunedì 17 marzo 2014

SENZA LA FORMA LA TECNICA NON HA EFFICACIA.

E' necessario ripetere il concetto della forma, già in qualche altro post accennato. La Forma è il contrario di formale, che si riferisce ad un aspetto meramente esteriore delle cose. La Forma è in realtà l'essenza delle cose e risponde sempre a un principio preciso di applicazione dell'azione. Nel combattimento corpo a corpo, il principio base generale è che se ti spingono devi tirare, se ti tirano devi spingere. Questo ti serve per prendere la forza dell'avversario e sfruttarla a tuo vantaggio. Su questo principio va costruita l'essenza della tecnica, ovvero la cosiddetta Forma. A questo principio bisogna ricondurre tutte le Forme e tutte le azioni concrete. Ora dirò qualcosa davvero impopolare: se hai delle buone cognizioni teoriche di fisica, di meccanica e di cinetica, allora il tuo combattimento corpo a corpo può progredire senza necessariamente un aiuto dall'alto (grande maestro). E' sufficiente che osservi con attenzione qualche bel filmato su youtube per poter cogliere i movimenti spontanei e inaspettati dei grandi campioni e come gli stessi rispondano ai principi della biomeccanica. Ma per non volare oltre una normale semplicità didattica, è necessario cogliere in ogni tecnica la sua giusta Forma, il suo essenziale principio fisico applicativo. Senza perdersi in inutili dettagli, anche se spesso i dettagli sono le uniche formalità dell'insegnamento di tanti pseudo istruttori. Tutti gli sport e quindi anche quelli di combattimento sono diventati più veloci nell'esecuzione dei gesti e delle tecniche. Per questo, oggi, insegnare tecniche di judo nelle quali bisogna caricarsi l'avversario prima di proiettarlo al suolo, significa essere anacronistici, datati, fuori tempo. Però vige una religiosa osservanza dell'originario programma di insegnamento di secoli fa: il Go Kio. In verità con il Go Kio si fa grande confusione, si confonde la classificazione tecnica, di cui l'unica finalità è tramandare la tradizione tecnica, con la didattica dell'insegnamento, che parte dall'individuo, nel suo spazio e nel suo tempo contemporaneo. Se le tecniche di combattimento corpo a corpo hanno una velocità di esecuzione maggiore, oggi giorno, allora è preferibile insegnare Forme la cui biomeccanica del movimento sia quella della rotazione intorno al proprio asse corporeo, poiché più pertinenti alla maggiore velocità d'azione. E non è vero che questa necessità ci pregiudica l'esecuzione di alcune tecniche che restano ancora di grande efficacia. Al contrario, per esempio, il seoi nage non si esegue solo con il caricamento dell'avversario, oppure in ginocchio. E' possibile vedere spettacolari seoi nage in rotazione intorno al proprio asse, come se fossero degli uki goshi in makikomi, ovvero in avvolgimento intorno al proprio asse. E' chiaro che per eseguire un seoi nage in avvolgimento intorno al proprio asse, bisogna lavorare di più, molto di più, sull'aderenza all'avversario e quindi sull'esecuzione delle prese, oltre che ad un maggior coordinamento motorio considerata appunto la maggior velocità dell'azione.