lunedì 25 febbraio 2013
Multilateralità e polivalenza nell'allenamento sportivo.
Abbiamo detto che lo stimolo prodotto dall’esercizio fisico è specifico per ogni funzione: sollevando dei pesi elevati o percorrendo delle salite si allenano capacità differenti, coinvolgendo funzioni diverse in modo diverso.
L’allenamento stesso della resistenza che sembrerebbe richiedere prevalentemente il coinvolgimento dei sistemi della produzione aerobica della energia viene oggi condotto in modo articolato, allenando molte componenti della stessa capacità e delle abilità connesse.
La multilateralità riguarda tutti i fattori della prestazione: le capacità motorie, le abilità tecnico-tattiche, le capacità tattiche, le qualità psichiche.
Una forma importate di multilateralità è quella specifica: la preparazione di tutti i lati e gli aspetti della prestazione, passando da forme e pratiche analitiche a forme e pratiche di sintesi.
La multilateralità cosiddetta specifica non è valida per tutti gli sport, particolarmente per quelli che richiedono una concentrazione della prestazione con un impegno psicofisico esplosivo, come gli sport di forza veloce: salti e lanci. In questi sport è più efficace la ripetizione completa dell’azione di gara, anche in elevate quantità.
Al contrario gli sport tecnico combinatori e gli sport situazionali (giochi sportivi e sport di combattimento), che hanno in sé elementi di multilateralità, impongono un’articolazione polivalente dell’allenamento – sezionatura dell’allenamento orientato ora agli elementi specifici, ora alla sintesi dell’azione di gara – che risponde alle esigenze tecnico-tattiche della prestazione.